Valderice - Dieci fanciulli sono stati tolti alle suore per sospetti
maltrattamenti. La polizia sta indagando su alcuni presunti abusi avvenuti nei
confronti di dieci bambini ospitati all'interno della casa del fanciullo San
Pio X di Valderice, struttura gestita dalle suore Oblate del Divino Amore sin
dal 1949. Gli uomini della squadra mobile si sono presentati alla Casa del
Fanciullo, che ospita fanciulli provenienti da
famiglie disagiate e minori vittime di abusi, dopo aver raccolto la denuncia di
uno di loro. Dieci minori sottratti dai giudici a situazioni di disagio, in
qualche caso anche tolti dalle mani di perfidi “orchi”, che ne avevano fatto
oggetto delle loro violenze, e
affidati dalla magistratura all’istituto religioso, per ritrovarsi, a quanto
sembra, a subire altri maltrattamenti. Un posto ritenuto protetto ed altamente
affidabile che alla fine si sarebbe mostrato come tana degli orchi travestiti
da pecorelle. L’inchiesta ha preso le
mosse da un’altra distinta indagine, e cioè dagli abusi sessuali subiti da un
minore che, avendo svelato alla sua insegnante quello che “pativa”, è stato
affidato a questa struttura di assistenza su disposizione del giudice minorile.
Nelle scorse settimane l’“orco” è stato arrestato, ma nel frattempo i
poliziotti hanno scoperto che quel bambino, ed altri con lui ospiti del San Pio
X, avrebbe conosciuto nuovi maltrattamenti. Fortunatamente il minore, ancora
una volta, è riuscito a denunciare il tutto agli assistenti sociali, recatisi a
trovarlo. Da quello che sembrava un singolo episodio ne sarebbero emersi altri.
Da qui l’intervento della Procura. L’accusa è quella di maltrattamento su
minore, per la quale è stata consegnata un’informativa al Tribunale dei minori
di Palermo, organo competente in materia. Le attività all’istituto religioso di contrada
San Marco sono state interrotte. Dallo scorso 26 gennaio, infatti, non ci sono
più i bambini provenienti da ogni parte del Trapanese. Tutti i minori, su
ordine della magistratura, sono stati trasferiti, in via precauzionale, presso
altre strutture, in quanto, si limitano a riferire gli investigatori, “c’è
il sospetto che i piccoli, restando presso l’istituto, avrebbero potuto ancora
subire violenze anche di natura psicologica”. I bambini sarebbero già stati
ascoltati, alla presenza di psicologi. “I
bambini, otto o nove in tutto - commenta il sindaco di Valderice, Camillo Iovino
- sono stati già affidati ad altre strutture. Sappiamo - puntualizza il primo
cittadino - che c’è un’indagine in corso ma sull’ipotesi di reato formulata
dall’autorità giudiziaria non ci è stato riferito nulla. Ci è stato detto,
infatti, che l'attività non è ancora conclusa”. Si è resa irreperibile la madre
superiore, suor Teresa Mandirà, responsabile della Casa del fanciullo. “Non è
in istituto” è la risposta proveniente
dal centralino e dietro al riserbo si trincerano anche i legali della Casa del
Fanciullo “Pio X”. Sulla vicenda viene mantenuto il massimo riserbo, anche
perché l’attività d’indagine, condotta dagli agenti di polizia della Sezione “Reati
contro i minorenni” della Squadra mobile della questura di Trapani, non è
ancora conclusa. L’unica certezza è che l’Opera religiosa non è più frequentata
dai “bambini affidati dai Comuni alle cure materne delle suore - tanto recita
il post sul sito dell’istituto religioso - Vi ricevono formazione e istruzione
religiosa. La Comunità è sostenuta dalla professionalità dei Laici, che con
grande impegno si preoccupano anch’essi della formazione dei fanciulli. Ci sono
Psicologi, Assistenti Sociali ed Insegnanti. In questa casa – annunciano ancora
le suore Oblate del Divino Amore sul proprio sito web - i bambini vivono come a casa loro, vanno a
scuola, sono seguiti e aiutati nei compiti, imparano a socializzare a
vivere insieme e trovano sempre calore e comprensione”. La Procura di
Trapani avrebbe già iscritto diverse persone nel registro degli indagati, ma allo
stato attuale si sconosce se nell’ambito dell’inchiesta tra i provvedimenti già emessi nei confronti dei
responsabili dei presunti maltrattamenti, vi siano indagate proprio alcune suore.
Insomma, la vicenda è ancora tutta da decifrare.