Alcamo (Tp) – Dopo l’ultimo risultato
elettorale, Alcamo è stata decretata la città più grillina d’Italia. Nella
storica roccaforte rossa Pd, guidata prima da Massimo Ferrara, poi da Giacomo
Scala, entrambi per due mandati, ed oggi da Sebastiano Bonventre, ma ancor
prima di loro dal democristiano Vito Turano, padre dell’ex presidente della
Provincia di Trapani, il deputato regionale dell’Udc, Mimmo Turano, il
risultato è clamoroso. Il Movimento 5 Stelle BeppeGrillo.it è stato scelto da
un votante su due, conquistando per la Camera il suo 48,09%. E questo è il
fenomeno su cui si interrogano ora gli analisti. Va bene il voto di protesta
per la lista di Beppe Grillo ma dentro quell’abbondante quarantotto per cento
andato al movimento c' è un risultato che suona come una condanna nei confronti
della classe dirigente alcamese. Nel comune storicamente democristiano, dove
Pd, Udc e Pdl si sono contesi i posti in Parlamento e ha mandato alle regionali
di ottobre due deputati al Parlamento siciliano, l’on. Mimmo Turano dell’Udc
con 1.330 preferenze e la grillina Valentina Palmeri, 36 anni, che alla prima
esperienza ha conquistato nel piccolo comune di Alcamo 4.682 preferenze, più
del doppio dell’ex sindaco del centrosinistra Giacomo Scala, la supremazia dei
grillini oggi è predominante. “Ma questi da dove spuntano?” aveva già sbottato
la sera del risultato il senatore alcamese del Pd Papania, protagonista di
mille campagne elettorali. Nella cittadina trapanese, al confine tra le
province di Trapani e Palermo, al secondo posto in provincia per densità di
popolazione con 45.835 abitanti, la cui età media si attesta su i 42 anni, su
36.601 elettori per la Camera, è andato a votare il 73,54% degli aventi
diritto. In termini assoluti i grillini hanno ottenuto 12.358 voti, contro i
3.269 del Pd, i 5.388 del Pdl e i 770 dell’Udc. Ad Alcamo la coalizione di
Bersani si è fermata a 3.973 preferenze, superata anche da quella di Berlusconi
con 6.368 preferenze. I risultati ottenuti dal Movimento di Beppe Grillo
confermano la fine dell’era Papania-Turano, le due famiglie alcamesi che per
decenni hanno governato nella cittadella di Ciullo d’Alcamo. La sconfitta della
classe dirigente alcamese non è tutto merito dei grillini, ma di quel famoso
“Terzo Polo”, che ad Alcamo ha portato Papania e Turano a fare scelte comuni
sia per le amministrative che per le regionali, concludendo alle Politiche di
farla “pagare” ai loro rispettivi partiti. Il senatore uscente Antonino Papania
per l’esclusione eccellente dalle liste nonostante le sue oltre seimila
preferenze alle primarie del Pd, e l’on. Mimmo Turano in risposta al
coordinatore regionale dell’Udc, Giampiero D’Alia, su chi tra lui o Giulia
Adamo deve dirigere il partito nella provincia trapanese.