Marsala – L’automobile di un assistente
capo della Polizia di Stato, in servizio presso il locale commissariato, è
stata data alle fiamme nel centro di Marsala. L’ atto intimidatorio si è
consumato venerdì sera intorno alle 22.00 in via Lilybeo. Il fuoco,
dopo aver avvolto il vano motore, si è rapidamente propagato, estendendosi all’interno
dell’abitacolo dell’auto. Due piccoli boati hanno allarmato gli abitanti dei palazzi
vicini che, affacciatisi ai propri balconi, hanno immediatamente richiesto il
tempestivo intervento dei vigili del fuoco, preoccupati per le conseguenze che
il vile atto avrebbe potuto determinare. La vettura, parcheggiata nella
vicinanza di una conduttura del gas, ha tenuto gli abitanti
della via Lilybeo in tensione sino al definitivo spegnimento del mezzo. Sulla natura dolosa dell’incendio non ci sono dubbi. Accanto all’auto, una Bmw 320 D, i vigili del fuoco hanno rinvenuto una bottiglia di plastica contenente tracce di liquido infiammabile, in quanto, esaminata nell’immediato, odorava di benzina. Sull’episodio indagano i colleghi della vittima del locale commissariato. Nonostante l’intensificarsi dei controlli delle Forze dell’Ordine, ultimamente è tornato l’incubo delle “intimidazioni”. Dopo un periodo di “calma apparente”, la mano criminale degli incendiari a scopo intimidatorio torna a farsi sentire. Diversi gli atti incendiari sia a Marsala che nell’intera provincia di Trapani. Si assiste ad un escalation di atti intimidatori e criminosi ai danni di operatori economici, commercianti, avvocati, politici e adesso anche poliziotti avvenuti negli ultimi tempi a Marsala, Castelvetrano, Alcamo, Partanna. Ad essere incendiate anche abitazioni ed esercizi pubblici. La matrice degli episodi è al vaglio degli inquirenti, che attendono indizi sufficienti che possano consentire loro di risalire sia ai moventi che all’identità dei malfattori.
della via Lilybeo in tensione sino al definitivo spegnimento del mezzo. Sulla natura dolosa dell’incendio non ci sono dubbi. Accanto all’auto, una Bmw 320 D, i vigili del fuoco hanno rinvenuto una bottiglia di plastica contenente tracce di liquido infiammabile, in quanto, esaminata nell’immediato, odorava di benzina. Sull’episodio indagano i colleghi della vittima del locale commissariato. Nonostante l’intensificarsi dei controlli delle Forze dell’Ordine, ultimamente è tornato l’incubo delle “intimidazioni”. Dopo un periodo di “calma apparente”, la mano criminale degli incendiari a scopo intimidatorio torna a farsi sentire. Diversi gli atti incendiari sia a Marsala che nell’intera provincia di Trapani. Si assiste ad un escalation di atti intimidatori e criminosi ai danni di operatori economici, commercianti, avvocati, politici e adesso anche poliziotti avvenuti negli ultimi tempi a Marsala, Castelvetrano, Alcamo, Partanna. Ad essere incendiate anche abitazioni ed esercizi pubblici. La matrice degli episodi è al vaglio degli inquirenti, che attendono indizi sufficienti che possano consentire loro di risalire sia ai moventi che all’identità dei malfattori.