Trapani - Per confessarsi ha scelto l’altare. “Presto
diventerò papà”. Così, terminata l’omelia, il parroco della chiesa di San
Lorenzo Levita di Xitta, in un borgo alle porte di Trapani, ha rivelato, ai
fedeli presenti per la messa, il suo amore per un ragazza di Marsala che tra
quattro mesi gli darà un figlio. Una storia d’amore nata nella parrocchia
di Xitta, che andava avanti da tempo, vissuta
in segreto tra sensi di colpa pronti a logorare i due amanti ma non il loro
amore che presto convolerà a giuste
nozze. Il parroco, in questione, è l’Arciprete Don Vito Lombardo, nato ad
Alcamo nel 1979, docente di Arte Sacra. “Questa
sarà la mia ultima messa. Mi sono innamorato e tra pochi mesi diventerò papà”.
Questo l’annuncio choc fatto da don Vito. Un
segreto che non poteva più essere taciuto. I
parrocchiani hanno assistito basiti, ma lui senza scomporsi ha guadagnato la
sacrestia con l’aria di chi si era appena tolto un grosso peso dalle spalle. La
compagna del prete, infatti, è al quinto mese di gravidanza. Ed è stato
proprio il bambino ad aver messo il parroco davanti una scelta. Essere padre
presente e affettuoso piuttosto che figlio disobbediente. Così lui ha scelto di dismettere l’abito talare per
ricominciare una nuova vita, dedicandosi alla sua donna e al nascituro,
continuando a servire Dio, ma in maniera diversa da come aveva fatto finora. A
fare scattare l’amore è stato un bacio “galeotto”. A confermare quelle che fino
a domenica mattina erano soltanto voci, pettegolezzi, chiacchiere da bar, è
stato lo stesso don Vito, con una scelta coraggiosa. Parlare ai suoi fedeli in
chiesa al termine della funzione religiosa. Lo ha fatto con grande serenità,
senza badare tanto ai giudizi e ai pregiudizi della gente. La sua gente, quella
che ha ascoltato, confessato, assolto, sin dal 30 Agosto 2009, quando gli era
stata assegnata la parrocchia. Don Vito,
prima di fare richiesta di dispensa alla Santa Sede: “Voglio sposarmi”, ha
sentito l’obbligo morale di informare i suoi parrocchiani. Intanto, nell’attesa
della riposta del Vaticano, don Vito si è “autosospeso” ed ha fatto rientro
nella sua città natale.